L'elefante è già in valigia, di Paola Casadei. Un libro che leggerete tutto d'un fiato!
Ecco il link della recente recensione: http://paginedellenostrevite.blogspot.it/2016/01/recensione-lelefante-e-gia-in-valigia.html
Titolo: L’elefante
è già in valigia
Autore: Paola
Casadei
Editore: Lettere
Animate
Prezzo: 1,99 Euro
l’ebook 19,90 cartaceo
Genere: Narrativa ,
viaggi, introspezione
Pagine: 282
TRAMA
Carlotta è una ragazza molto
sensibile, ha sedici anni e dopo una vita trascorsa in Africa si trasferisce in
Italia, in una città chiusa e borghese del centro nord. Le sue ex compagne di
classe sono meticce, russe, francesi, autraliane, e vivono come lei le
difficoltà di trasferimenti frequenti e bruschi addii. Passione per le foto,
grande affetto per il fratellino adottato, Carlotta all’inizio si sente
pesante, con un carico di paure e angosce che tiene nascoste nel cassetto della
sua scrivania e che un giorno riesce a rileggere per elaborarle a distanza di
tempo. Nell’arco di un anno cerca di costruirsi una nuova vita: riuscirà a
sentirsi più leggera ? A trovare un nuovo equilibrio? E chi è
Filippo?
Sua madre, Giulia,
per compiere il percorso di distacco da tutto quello che l’Africa ha
significato per lei utilizza la sua cucina e propone regolarmente ricette
africane, bobotie, thieboudienne, caril de camarão. Viaggi,
ricordi, amicizie nuove o ritrovate, drammi e speranze completano il quadro del
romanzo.
Cosa sarà poi L'origine dell'uomo e
della donna secondo la teoria della deriva dei continenti?
Si tratta di un vero e proprio Zibaldone legato a sedici anni vissuti in Africa, tra ricordi di viaggi e riflessioni di un’adolescente profonda e sensibile che ora, con l’ennesimo trasloco che la porta a vivere in Italia, vede stravolto il suo mondo e deve trovare il suo posto in questa nuova società.
L’Africa non è una sola, Kapuscinski dice che “…è un vero e proprio oceano, un pianeta a
parte, un cosmo eterogeneo e ricchissimo. È solo per semplificare che lo chiamiamo Africa. In realtà, a parte la sua denominazione geografica, l’Africa non esiste.” Non lascia indifferente nessuno, ti marca a vita. Come sarà ora vivere in Italia?
Mi chiamo Carlotta e vivo
con un nodo in gola. Ho sedici anni, mi sento sola perché sono diversa da tutte
le persone che mi circondano, e questo non mi piace. Non appartengo a nessun
luogo. Ho abitato in Africa per cinquemilasettecentosessantaquattro giorni
(5764!), per me l’Italia significava solo che la scuola era finita e nonni e
cugini mi aspettavano per le vacanze. Ho trascorso un’infanzia felice, ricordo
viaggi bellissimi, gran parte dei quali legati al mare: squali, balene e pesci
colorati. I miei genitori ridevano spesso, e spesso facevamo safari alla
ricerca dei big five nei parchi naturali del Sudafrica e dei Paesi
limitrofi, Namibia e Botswana. La prima volta che ho visto la neve ̶ ero
in Kenia ̶ avevo nove anni: era bianca come le nuvole. Ora
sono qui in Italia. A
nessuno importa come mi sento io dentro, cosa penso e cosa vorrei.”
(scritto da Arianna)
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